Kramer con i big del jazz

Teatro Erbe Kramer con i big del jazz C' era una volta? Gorni Kramer c' e' ancora, e chissa' per quanto tempo ci restera' , nella memoria e nel cuore, di chi ha svoltato l' angolo degli anta, e ancora canticchia le sue melodiche canzoni evergreen. Ma Kramer intrattenne anche proficui rapporti con il jazz (in tempi fascisti era musica proibita) e le versioni a tutto swing di "Crapa pelada" e "Pippo non lo sa" fornirono sapide occasioni di memorabili jam session. E proprio quel Kramer non si dimentica, nell' ambito del jazz made in Milan che lo annovero' pioniere e protagonista. Se ne parla e se ne suona stasera, al Teatro delle Erbe di via Mercato 3, in una serata offerta da "Grandi prodotti italiani" (informazioni tel. 4815.580). Tocca a Vittorio Franchini, autore di un volume riccamente scritto e illustrato su Kramer, dirigere il traffico di interventi sul palcoscenico. La locandina annuncia nomi illustri, da Franco Cerri ("solista" dell' orchestra Kramer ai tempi di "Signorina dica lei - dove sono i Pirenei") a Enrico Intra, da Gianni Coscia (che alla fisarmonica dira' grazie a Kramer svariando sul tema di "Merci beaucoup") a Gianni Bedori e ai suoi sax, e poi Emilio Soana, Stefano Cerri, Marco Vaggi, Tony Arco, il pianista "classico" Antonio Ballista, il baritono Arturo Testa, passato in gloria da "Io sono il vento" alla opere della Scala. "Trotta cavallino", ritmava Natalino Otto, e il Quartetto Cetra faceva eco con "Un bacio a mezzanotte" e "In un vecchio palco della Scala". Musica maestri, con l' affetto della memoria.

Autore: Tedesco Dino

Fonte: Corriere della Sera

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