Serate Jazz, finale con Cerri padre e figlio

Jazz chiuso per ferie. Stasera, alle 22, ultimo appuntamento all' Arco della Pace, in piazza Sempione, offerto dalla rassegna comunale fantasiosamente intitolata "Cotton time". Tocca finalmente a un nome di assoluto prestigio, non solo nazionale, come quello del chitarrista Franco Cerri, sigillare la serie di concerti che dal 30 luglio ha esibito in passerella solisti e complessi di solida professionalita' , noti e peraltro impegnati stabilmente nei locali milanesi deputati al jazz (Capolinea, Tangram, Scimmie). E mancato l' ospite di gran richiamo, e spesso lo stesso musicista e' comparso piu' volte in scena, ora leader ora guest star ora comprimario. Certo, Bedori, D' Andrea, Azzolini, la Oliveri, Sante Palumbo, Enrico Intra (quest' ultimo nel ruolo non inedito di fornitore live di colonna sonora a classici del cinema muto) meritavano la dovuta ospitalita' ; qualche perplessita' nutriamo su altri nomi in locandina, considerando, a confronto, le star del jazz ospiti di festival in corso non solo lungo la Penisola, ma anche a due passi da Milano. Ma cosi' si volle, e se questi sono gli auspicati, assessorili "salti di qualita' ", ricordiamo le rassegne delle estati scorse in piazza Santo Stefano, e serenamente concludiamo che s' e' trattato si' di salti, ma all' indietro. Stiamo al concerto di chiusura, che certo si presenta con le carte in regola per regalare una serata di prevedibile alto gradimento. Franco Cerri chitarrista celebra mezzo secolo di carriera con un compact di grande suggestione: un omaggio a Django Reinhardt. Un disco, una storia. Titolo: "En souvenir de Milan", e fu la dedica che l' illustre chitarrista zingaro (1910 1953) vergo' su un biglietto al giovanissimo "collega" Cerri, accanto a lui nel 1949 in un concerto a Milano. E Cerri aveva 23 anni. Da sempre il jazz made in Italy si riconosce nel suo stile, nella sua classe, nel suo talento, nella sua figura. Stasera suonera' accanto al figlio Stefano, talentuoso contrabbassista, e a Bruno De Filippi, all' armonica. Curioso ensemble, se si pensa a strumenti e strumentisti: Franco Cerri ha cominciato come contrabbassista (con l' orchestra di Gorni Kramer!), Stefano Cerri ha cominciato come chitarrista, e anche De Filippi e' stato apprezzato chitarrista in importanti orchestre di musica leggera. Fateci caso: quando la Tv ripropone Modugno che sul palcoscenico di Sanremo alza le braccia al cielo per urlare il suo "Volare", proprio dietro a Mimmo spuntano sorriso e chitarra di De Filippi. Ora, con l' armonica jazz e' richiesto in America, e sapientemente stravolge in trascinanti swing i ritornelli di popolari canzoni italiane degli anni ' 40. Perdersi l' esibizione di tale trio, stasera, sarebbe peccato musicale imperdonabile.

Autore: Tedesco Dino

Fonte: Corriere della Sera

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