il jazz e' un classico

"Vietato l' ingresso" e' gia' stato rimosso. Pero' ...". Enrico Intra, pianista jazz, esorcizza l' evento ma non nasconde l' emozione di esibirsi nella Sala Grande del Conservatorio. E commenta: "La barriera tra un genere di musica e l' altro e' ormai caduta, si capisce. Dovrebbe esserci anche il jazz, tra le materie di studio al Conservatorio. La legge che istituisce la cattedra c' e' . Non c' e' ancora, almeno a Milano, l' insegnante... Dipende dal numero degli aspiranti studenti, e soprattutto dagli orientamenti del direttore della scuola. Aspettiamo". Il jazz, comunque, entra domani alle 21 al Conservatorio dalla porta principale, accolto nel cartellone della Societa' dei Concerti. E che jazz: si replica a Milano il grande concerto che il 12 maggio si svolse a New York sul prestigioso palcoscenico della Town Hall, quando i migliori solisti e complessi italiani vennero invitati ad esibirsi nella patria del jazz, con un successo cosi' vistoso da indurre gli organizzatori a replicare l' avvenimento (gia' fissata la data: 9 maggio 1994, sempre alla Town Hall. Fans eventualmente al seguito avvertiti). "Un regalo natalizio ai nostri abbonati . conferma Antonio Mormone, presidente della Societa' dei Concerti . e si tratta di un regalo assai apprezzato, stando alle richieste di inviti". Disponibili pochi posti per i non abbonati, in vendita domani sera a 20 mila lire. A conferma delle barriere divelte, ecco dunque i 1565 posti del Conservatorio contesissimi dagli abituali ascoltatori della "classica", ansiosi di saltare, per una sera, da Bach a Miles Davis, da Beethoven a Ellington. Sul palco, tutti i "reduci" di New York, con l' eccezione di Oscar Valdambrini; il trombettista e' ancora convalescente dopo un fastidioso malanno. Accanto al sassofonista Gianni Basso, nello storico sestetto dei "senatori pionieri", con Renato Sellani al piano, Gianni Cazzola alla batteria, Giorgio Azzolini al contrabbasso e Dino Piana al trombone, ci sara' , alla tromba, Franco Piana figlio d' arte. Cosi' come il bassista Stefano Cerri suonera' accanto al padre Franco Cerri chitarrista, con Intra al piano e Paolo Pellegatti alla batteria. La locandina si completa con Bruno De Filippi all' armonica, accompagnato dal pianista Gigi Marson. "Concerto rigorosamente acustico . avverte Franco Cerri . e non poteva essere altrimenti, in una sala che e' per eccellenza luogo deputato alla musica. Con una lieve amplificazione per gli strumenti a corda, come e' indispensabile per il miglior impasto sonoro". Il jazz entra per la prima volta nel cartellone della Societa' dei Concerti, ma, stando alle accoglienze, forse e' destinato a rimanerci. E non solo come strenna natalizia. Scommettiamo?

Autore: Tedesco Dino

Fonte: Corriere della Sera

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